RELEASE N.1_2022


Beuys in una singolare foto del gennaio 1974 che lo ritrae
senza il cappello di feltro, da: Beuys in America
© by Klaus Staeck e Gerhard Steidl, Göttingen/Heidelberg, 1997.


Agli allievi, agli amici artisti, ai galleristi, collezionisti e critici d’arte, si comunica che nel numero 129, Febbraio 2022 di Zeta. Rivista internazionale di poesia e ricerche, Campanotto Editore, Pasian di Prato (UD) è uscito un esteso saggio critico a firma di Luigi Manciocco dal titolo: “Joseph Beuys fenomenologo del senso e della materia” .
Il saggio, scritto in occasione del centenario della nascita di
Beuys, esamina gli aspetti antropologici della poetica comunicativa e delle Actions del maestro tedesco.

To learners, artists friends, gallerists, collectors and art critics, please be informed that an extended essay entitled “Joseph Beuys phenomenologist of sense and matter” by Luigi Manciocco is published on the Journal Zeta. Rivista internazionale di poesia e ricerche, Campanotto Editore, Pasian di Prato (UD). The essay, written on the occasion of hundred years from the birth of Beuys, gives an insight of the anthropological aspects of communication poetry and Actions performed by the German master

 

RELEASE N.2_2022

LAssociazione ELIDE A.P.S., in occasione delle riaperture degli spazi e degli eventi culturali, intende riprendere l’iniziativa, già avviata prima della pandemia, riguardante la raccolta firme nel territorio di Colleferro e oltre, al fine di sensibilizzare le istituzioni per la dedicazione di uno spazio pubblico (strada/piazza) alla figura dellartista Renato Marino Mazzacurati.

Lartista nel 1967, su commissione di Donna Lucia Parodi Delfino, realizzava un prezioso mosaico con tessere in oro, dedicato alla Patrona della città di Colleferro, Santa Barbara

 

Nellambito delle attività culturali, lAssociazione promuove inoltre la diffusione di due pubblicazioni curate negli anni precedenti:


1) Giorgio Focardi, Canto e Candore.
Raccolta di Poesie, Campanotto Editore, Via Marano, 46, Pasian di Prato (Udine)
10.

www.campanottoeditore.com;
Email: edizioni@campanottoeditore.it; campanottoed@libero.it.

2) Claudia e Luigi Manciocco, Viaggio intorno al mondo magico della Befana.
Funzioni realistiche e immaginarie di un mito plurisecolare, Collana Nuova Antropologia Culturale a cura di Luigi M. Lombardi Satriani, Avio Edizioni
Scientifiche, Roma.
€ 25.

www.avioedizioniscientifiche.it;
Email: info@avioedizioniscientifiche.it

 

L’Associazione Culturale Elide A.p.s., con sede in Colleferro, Via Donizetti 12, C.F. 13855681006,
chiede che venga esaminata dal Consiglio Comunale la seguente proposta:
Intitolazione di uno spazio pubblico nella città di Colleferro, a discrezione dello stesso Consiglio, alla figura del prof. Renato Marino Mazzacurati.
Mazzacurati, come è noto, è autore del magnifico mosaico posto sull’abside della chiesa di Santa Barbara, raffigurante la Santa Patrona che sorvola la città di Colleferro e i suoi stabilimenti, dono di Donna Lucia Parodi Delfino.
Marino Mazzacurati nasce a San Venanzio di Galliera (Bologna) il 22 luglio 1907. La sua vita d’artista si divide in due grandi periodi: secondo Raffaele De Grada, storico dell’arte, il primo periodo comincia quando ai corsi di nudo dell’Accademia d’Arte di Roma incontra Scipione e Mafai, con i quali inizia un sodalizio che darà luogo in seguito alla “Scuola Romana”. In questo periodo Mazzacurati fu pittore e scultore. Il secondo periodo inizia alla fine della guerra, quando egli diviene gradualmente uno dei massimi esponenti del movimento realista, con tutta una serie di monumenti ispirati alla Resistenza.
Dopo un dibattito alla libreria Guida di Napoli, Mazzacurati dichiarava: “Considero l’artista uomo tra gli uomini, anche se il suo lavoro può incidere profondamente sulle coscienze, assolvendo un’importante funzione sociale ed educativa, aprendo loro nuovi orizzonti e arricchendoli di nuove possibilità di godimento intellettuale”.
Mazzacurati è stato allievo e assistente di Arturo Martini dal 1926 al 1928, nello studio di Villa Strohl Fern a Roma. Negli anni Trenta fonda la rivista Fronte alla quale tra i primi aderisce Carlo Carrà. Nel 1988 Simonetta Lux ripropone, in occasione di una antologica, una serie di lettere e scritti pubblicati nel 1961 da Mazzacurati.
Il catalogo e la mostra che si tiene al Museo dell’Università “La Sapienza” di Roma porta un titolo emblematico: “Mazzacurati e gli artisti di Fronte”. Alla fine degli anni ’60 realizza Maternità, forma scultorea in legno per la Camera dei Deputati. Nel 1948 è invitato alla XIV Biennale Internazionale di Venezia. Nel 1956 vince il premio del Senato della Repubblica con una antologica alla XXVIII Biennale di Venezia. Tra il 1947 e la fine degli anni ’60 vince concorsi nazionali e internazionali per la realizzazione di monumenti e opere commissionate e realizzate con varie tecniche per le città di Mantova, Parma, Napoli, Palermo, San Sepolcro, Castelbosco, Colleferro, Anversa. Vince il premio Presidente della Repubblica su segnalazione della prestigiosa Accademia di
San Luca e viene eletto accademico. Sue opere si trovano nei musei di Anversa, Praga, Dallas, Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma, Palazzo Vecchio Firenze, Musei Vaticani. Marino Mazzacurati muore il 18 settembre 1969 a Parma, città dove si trova il gruppo scultoreo più significativo realizzato da Marino Mazzacurati, il Monumento al Partigiano, con il supporto e la collaborazione degli architetti Lusignoli e Persichetti. Già da anni la città di Reggio Emilia dedica una sezione autonoma dei suoi Musei Civici a Marino Mazzacurati, con opere raccolte e acquisite da un comitato promotore, sotto la insostituibile direzione di Carla Marzi, sua compagna. Per chi voglia approfondire la figura di Marino Mazzacurati, si rinvia al volume: AA.VV., Mostra di scultura in ricordo di Mazzacurati, Giulianova, 22 luglio-20 agosto 1989, Edizioni Casa della Cultura “Carlo Levi”, Teramo, 1989. Il volume, oltre a numerose testimonianze e testi critici, riporta una estesa e completa bio-bibliografia, e una serie di immagini in B/N.